Le biblioteche aziendali

Adriano Olivetti fu probabilmente uno dei primi imprenditori a capire l’importanza del welfare aziendale. Il pioniere dell’imprenditoria sociale fu uno dei primi a sperimentare un sistema giusto per i propri dipendenti, attraverso la fornitura di numerosi servizi gratuiti in un periodo in cui le lotte per i diritti dei lavoratori erano oggetto di profonda discussione.
Tra i tanti servizi offerti, ci fu anche l’apertura di una biblioteca aziendale.

Ma, esattamente, in cosa consiste una biblioteca aziendale? Consiste innanzitutto nel mettere a disposizione all’interno del luogo di lavoro (che può essere un ufficio come una fabbrica) uno spazio dedicato alla lettura, rifornendo, ordinando e aggiornando in continuazione gli scaffali della biblioteca.
Alcune aziende (come, ad esempio, quelle del settore moda) ne fanno già uso per scopo lavorativo. Allo stesso tempo, però, l’intenzione non è solo quella di aggiornare i lavoratori: l’obbiettivo è infatti quello di promuovere la passione per la lettura, di aprire uno spazio comunicativo, in cui lavoratori possano incontrarsi e discutere, magari riguardo un romanzo letto. Le biblioteche aziendali possono inoltre essere un luogo accessibile al pubblico esterno e quindi fruibile dall’intera comunità.

Un esempio ormai storico è costituito dalla Biblioteca della Fondazione Pirelli. La prima biblioteca Pirelli risale al 1928: una biblioteca circolante, con 800 volumi a disposizione del personale iscritto al “Dopolavoro Aziende Pirelli”. Si tratta di un progetto che Pirelli porta avanti ancor oggi con le biblioteche aziendali di Milano Bicocca, nelle fabbrica di Bollate e nel Polo Industriale di Settimo Torinese. A disposizione degli utenti: una sala per la consultazione, il supporto da parte dello staff della Fondazione per la ricerca bibliografica, la possibilità di accesso al web per la consultazione del catalogo. Il sistema della Biblioteca Pirelli è integrato con il Polo regionale Lombardia del Servizio Bibliotecario Nazionale. Il dialogo con il servizio bibliotecario pubblico produce risultati importanti: solo in Pirelli vengono prestati circa 500 libri al mese. Basta andare sul sito www.fondazionepirelli.org/it/le-biblioteche per rendersi conto delle molteplici opportunità che le biblioteche aziendali offrono per le aziende e il territorio.

Una volta tanto, in una regione ancora in coda nelle classifiche nazionali per libri letti e lettori, nel panorama delle biblioteche aziendali la Puglia è protagonista. A febbraio 2017 Confindustria Bari-BAT e l’assessore dei beni culturali di Bari hanno siglato un accordo per cui le aziende associate di Confindustria possono avvalersi di un “punto biblioteca” direttamente in azienda. Ogni spot è collegato con la Biblioteca Santa Teresa dei Maschi-De Gemmis che fornisce il supporto specialistico necessario.

Esempi a noi vicini di biblioteche aziendali sono presenti a Corato con la Biblioteca della Casillo Commodities curata dalla Fondazione Casillo e a Molfetta con la Biblioteca aziendale del gruppo Exprivia Italtel. Non a caso entrambi i soggetti imprenditoriali sono attivamente presenti nel Club Cultura di Confindustria Bari-Bat. Questo raggruppamento di imprese nasce con l’obiettivo di progettare, finanziare e realizzare iniziative culturali collettive. L’originalità del Club consiste nel fatto che le imprese aderenti non si limitano a sponsorizzare eventi culturali altrui, ma li progettano e li finanziano in proprio.

Per approfondimenti: www.confindustria.babt.it/club-cultura

La redazione