17 Ago Ripartiamo, non è la fine del mondo
Il 16 luglio 2020 sono stati pubblicati i risultati della prima indagine Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) – AIE (Associazione Italiana Editori) relativa ai comportamenti di lettura nei mesi di marzo e aprile 2020 (in piena emergenza sanitaria). Un’indagine analoga verrà ripetuta nell’autunno, con l’obiettivo di monitorare i comportamenti degli italiani nelle settimane del lockdown e poi nei mesi
successivi e comprendere sviluppi e tendenze.
I dati raccolti sono preoccupanti: la lettura tocca il valore più basso dal 2017, anno in cui è stato attivato l’Osservatorio AIE. A maggio del 2020 la percentuale di italiani (campione di età da 15 a 74 anni) che dichiara di aver letto almeno un libro è del 58% contro il 73% di marzo 2019 (-18%). Il valore scende ancora (50%) quando si prendono in considerazione solo le letture dei mesi di marzo e aprile. Altro dato importante è costituito dalla contrazione dei lettori forti (12 e più libri all’anno) e di quelli medi (da 7 a 11): nei 12 mesi precedenti rappresentano insieme il 18% della popolazione. Ma a marzo e aprile il valore scende al 5%.
Ancora dati.
Il calo dei lettori di soli libri: dal 69% al 53%; la crescita della lettura di formati digitali (e-book e audiolibri): dal 26% al 32%; la riduzione della quota di genitori/adulti che dichiarano di aver letto libri ai figli/minori sotto la loro cura: erano il 78% a marzo 2018, sono il 56% a maggio 2020.
I motivi di un calo così importante sono facilmente intuibili. Nei mesi di marzo e aprile sono entrate nelle nostre case nuove attività (didattica a distanza, smart working, frequentazione continua di piattaforme di videoconferenza) mentre si intensificavano le attività di cura e si allungavano i tempi necessari per compiere le azioni indispensabili fuori casa (prima fra tutte, la spesa). Per nostra grande fortuna, molte delle attività condotte durante l’emergenza sanitaria sembrano ridimensionate o terminate e tantissimi tra noi si augurano di non doversene più occupare.
L’indagine ha chiesto agli intervistati quali delle attività monitorate nella ricerca credono siano destinate ad aumentare nei prossimi mesi e quali a diminuire. Purtroppo tutti i comportamenti correlati alla lettura hanno indici negativi: comprare libri (-5,1 punti); utilizzare il prestito digitale (-15,7); frequentare festival letterari e saloni (-33,5%); frequentare le librerie di quartiere (-6,6%), frequentare librerie di catena (-21,8%).
“I numeri dell’indagine confermano le criticità per la lettura e la filiera del libro – spiega Paola Passarelli, della Direzione generale Biblioteche del Ministero per i beni e le attività culturali –. Il governo è consapevole di ciò e per questo ha dato una significativa risposta prevedendo interventi diretti sulla domanda come ad esempio il fondo per gli acquisti di libri da parte delle biblioteche pubbliche e la carta della cultura per le famiglie bisognose”
“L’abbandono della lettura da parte degli italiani è un fenomeno che va affrontato a tutti i livelli – spiega il presidente del Centro per il Libro e la Lettura, Diego Marani – Mirare ai giovani e alle scuole non basta più. Le famiglie, le imprese, le istituzioni a ogni livello devono essere coinvolte”.
“L’ entrata in vigore della nuova legge sul libro (proprio durante le settimane del lockdown) – spiega il direttore del Cepell, Angelo Piero Cappello – non può dare i frutti auspicati se fatta germogliare su un terreno vecchio e reso diverso dell’intervenuta pandemia. Si è verificata una brusca accelerazione di fenomeni sociali, abitudini e consumi culturali in atto già da molti anni. Con questa mutata realtà bisognerà fare i conti. Ed è in questa fotografia del mutamento che sta il senso dei progetti di nuova promozione e impulso alla pratica della lettura”.
Per tutti questi motivi proporre buone pratiche di lettura diventa ancora più importante di quanto avessimo pensato all'inizio del progetto: cercheremo di fornire notizie e approfondimenti sulle più interessanti esperienze di promozione della lettura, convinti che il libro sia, in tutte le sue forme, indispensabile per la crescita culturale ed economica della nostra città e di tutto il Paese.
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